Una nota di folklore giuridico. La "scapigliata" in Terra di Lavoro

Il saggio è incentrato sull’istituto de la "scapigliata", una procedura consuetudinaria presente nelle comunità del centro-Italia, fino alla seconda metà del XIX secolo, attraverso la quale si realizzava un vero e proprio patto nuziale, cui seguiva l'atto formale della cerimonia nuziale. Si trattava di una costrizione pubblica al matrimonio perpetrata da un innamorato rifiutato da una donna, oppure di un patto tacito stabilito tra i due innamorati per costringere la famiglia o le famiglie ad acconsentire alle nozze. Echi di questo istituto li ritroviamo in un gioco tradizionale campano, che riportiamo, « Sussi, sussi, scapiglione » (« Alzati, su, Scapigliata! »), descritto dal demologo di Terra di Lavoro Nicola Borrelli, all’inizio del secolo scorso, in cui i fanciulli imitavano l’istituto matrimoniale della “scapigliata”. Utilizziamo anche l'analisi di quest'istituto, che rintracciamo nella letteratura folklorica italiana, effettuata da Raffaele Corso.